Gli effetti biologici derivanti dall’applicazione dei campi elettromagnetici pulsanti sono moltissimi, ma affinché siano efficaci è importante individuare la frequenza ottimale di risposta cioè la frequenza di risonanza di ogni tessuto.
Il campo elettromagnetico, per le sue particolari proprietà, non raggiunge l’organismo utilizzando un organo di senso specializzato appositamente per la sua ricezione. Esso invece permea il sistema vivente in ogni sua parte, utilizzando determinate intensità e frequenze selettive che producono effetti in senso globale.
Esso va quindi considerato come veicolo che propagandosi trasporta specifici tipi di messaggio sotto forma di frequenze, che sono pertanto vere e proprie informazioni in codice trasmesse al corpo.
L’energia di un campo magnetico proveniente dall’esterno dell’organismo agisce su varie componenti del metabolismo e su varie strutture cellulari interessando tra l’altro:
– stato fisico del citoplasma
– funzionalità dei mitocondri
– sistemi enzimatici
– proprietà fisiche dei tessuti
– regolazione del metabolismo cellulare
– apporto di Ossigeno alla cellula
– produzione di ulteriore energia per la cellula
– permeabilità della membrana cellulare agli ioni
– assorbimento cellulare degli aminoacidi
– disattivazione dei radicali liberi
– migrazione dei macrofagi
– aumentata produzione e attività dei linfociti Natural Killer
La Biorisonanza agisce sulla regolazione del pH agendo sul protone H+ aumentandone la concentrazione e quindi aumentando l’acidità a livello dei tessuti.
Il cambiamento del pH extracellulare verso l’acidità è molto importante perché con l’invecchiamento l’organismo tende verso l’alcalinizzazione dei tessuti, il che porta a fenomeni di degenerazione.
Si ipotizza che gli effetti complessivi sul pH internamente e esternamente alle cellule da parte delle radiazioni elettromagnetiche siano in grado di riportare alla stabilità e/o ricostruire l’omeostasi.
Con un’opportuna frequenza si può indurre un movimento di protoni H+ che raggiungono la membrana cellulare, la iperpolarizzano e ne ristabiliscono il potenziale e aumentano la sintesi di ATP: Tutto questo concorre a riequilibrare la cellula ed i suoi sistemi metabolici.
La terapia dei campi elettromagnetici è perciò in grado di trasmettere energia direttamente a livello intracellulare.
La Biorisonanza agisce sulla ripolarizzazione della membrana cellulare e attivazione della pompa sodio-potassio. Essa induce in modo corretto la ripolarizzazione della membrana cellulare, come conseguenza dell’azione di frequenze che riattivano la pompa sodio potassio.
Se questa pompa, che per il suo lavoro necessita di grandi quantità di energia e di ossigeno, aumenta la propria attività, anche nell’intera cellula si ottiene un aumento del metabolismo energetico con incremento della funzionalità.
Da questo ne consegue che quando i campi elettromagnetici pulsanti a bassa intensità vengono applicati in condizioni di sofferenza metabolica cellulare, essi riescono a normalizzare l’azione della pompa sodio-potassio ripolarizzando la membrana cellulare, ripristinandone il potenziale e accelerando così i processi di guarigione.
La Biorisonanza agisce sulla concentrazione intracellulare di Calcio (Ca++). Un ruolo particolarmente importante nel meccanismo di trasmissione di informazioni viene attribuito anche al Ca++, che è appunto un secondo messaggero, ed all’attivazione dei suoi canali specifici posti sulla membrana cellulare. Il suo passaggio all’interno della cellula viene interpretato da quest’ultima come un segnale biologico.
La Biorisonanza ha molteplici effetti sull’attivazione dello ione calcio: le onde elettromagnetiche attraversando in modo omogeneo il corpo umano ed i suoi vasi garantiscono un apprezzabile spostamento delle cariche (ioni) , così come è necessario che avvenga per ottenere effetti utili dal punto di vista biofisico.
In modo particolare si verifica uno spostamento degli ioni Idrogeno (H+) che provoca un’acidosi locale in prossimità della parete dei vasi sanguigni. In questo modo si liberano grandi quantità di ioni di Calcio (Ca++) che fuoriesce dalla parete del vaso, trasferendosi nel liquido interstiziale e da qui entra nelle cellule.
Questa migrazione di ioni di Calcio all’interno della cellula genera quella che è stata definita la “cascata del Calcio”, che presiede a numerosi processi biochimici quali:
– sintesi dei nucleotidi
– sintesi delle proteine
– conformazione delle proteine in strutture specifiche
– stimolazione della moltiplicazione cellulare
– stimolazione della differenziazione delle cellule.
La Biorisonanza agisce sull’aumento della pressione parziale di ossigeno ai tessuti. Essa è in grado di aumentare la pressione parziale di ossigeno nei tessuti aumentando la quantità di ossigeno disponibile per le cellule. Tutto ciò attiva il metabolismo energetico tramite l’aumento dell’energia prodotta dalla respirazione cellulare (ATP).
Produzione di Ossido Nitrico (NO)
La molecola di NO è un gas che si comporta da secondo messaggero in molti processi biologici.
L’ossido nitrico (NO) è una molecola priva di cariche elettriche, ha breve emivita, ha rapida diffusione cellulare e si forma ad opera di un enzima presente nell’endotelio vascolare.
L’ossido nitrico esplica la sua attività in una molteplice serie di azioni tra le quali vi sono:
– inibizione dell’adesione e dell’aggregazione delle piastrine
– inibizione della liberazione dei fattori mitogeni
– inibizione del rilascio di renina
– bronco dilatazione (diminuzione delle resistenze delle vie aeree)
– inibizione della proliferazione delle cellule muscolari lisce dei vasi
– modulazione dell’azione citostatica e citotossica indotta dai macrofagi
– neurotrasmissione
– azione citotossica per i microrganismi infettati e le cellule tumorali.
E’ stato visto che la Biorisonanza è in grado di incrementare il livello dell’NO sia nel sangue che nell’endotelio favorendo la vasodilatazione e tutti gli effetti sopracitati.